Non sottovalutare la messa in sicurezza del tuo lavoro

La messa in sicurezza di strutture a seguito di eventi naturali è un’operazione fondamentale per garantire la continuità delle attività e la sicurezza delle persone coinvolte. Ci sono diverse misure che possono essere adottate per ridurre i rischi e minimizzare i danni causati da eventi naturali come terremoti, alluvioni, uragani, incendi e così via.

Per quanto riguarda il salvataggio dati, sia analogici che digitali, l’obiettivo è proteggere le informazioni contenute in essi dall’impatto dell’evento naturale. Ciò può essere fatto in diverse modi a seconda del tipo di dati da proteggere e del tipo di rischio a cui sono esposti. Ad esempio, i dati analogici come i documenti cartaceipossono essere protetti dall’acqua o dal fuoco mediante l’utilizzo di casseforti o archivi ignifughi. I dati digitali, invece, possono essere protetti mediante la creazione di backup su supporti esterni o mediante l’utilizzo di servizi di cloud storage.

Perché i backup dei dati e il disaster recovery sono importanti per la tua azienda

In un’azienda media tutte le attività operative si basano su diverse tipologie di dati. Per questo è opportuno metterli al sicuro effettuando backup, che a seguito di un’emergenza consentano un ripristino rapido e agevole (disaster recovery).

I vantaggi sono evidenti: tempi di fermo ridotti significano per i clienti disponibilità costante, aspetto che aumenta la fiducia nella tua azienda giovando inoltre alla sua reputazione. L’operatività dell’azienda inoltre è sempre garantita, con conseguente limitazione dei danni economici. Le aziende, inoltre, hanno l’obbligo di archiviare i dati contabili e finanziari secondo i principi di corretta tenuta e conservazione dei libri contabili.

Se il backup dei dati aziendali si effettua in modo tale da consentirne un ripristino il più possibile agevole, la tua azienda potrà evitare molti rischi fin dall’inizio. Fai il primo passo oggi stesso e proteggiti da una potenziale perdita di dati controllando quale sia la “taglia” che fa per i tuoi dati cliccando qui

Qual è il nesso tra continuità operativa e strategie di disaster recovery

La gestione della continuità operativa (Business Continuity Management) a grandi linee include tutte le misure atte a garantire che l’operatività aziendale risenta solo in minima parte di eventi estremi o catastrofi (tra cui blackout, pandemie, catastrofi naturali) e che il ripristino possa avvenire quanto prima. Per quanto ci riguarda, ci occupiamo esclusivamente di strategie di disaster recovery volte a un rapido ripristino dei sistemi informatici nonché dei dati archiviati.

Presupposto per il buon esito del disaster recovery è un piano in base al quale effettuare il backup dati in modo tale che questi possano essere ripristinati agevolmente in un momento successivo. Nel decidere quale sia il miglior modo di procedere, potrebbe tornarti utile la lista seguente:

Quanti dati possono andare perduti? (Recovery Point Objective, RPO)

  • La risposta a questa domanda determina la periodicità dei backup e la sede di backup. Se la perdita di dati ammessa è pari a zero, è necessario effettuare backup continui, all’interno dell’azienda e in cloud (esterni all’azienda). Nel caso sia sostenibile la perdita di dati relativi a qualche ora, gli intervalli di backup possono essere più lunghi.

Quanto può durare il guasto al sistema prima che si verifichino criticità per l’azienda? (Recovery Time Objective, RTO)

  • Per i grandi negozi online internazionali il collasso totale del sistema IT anche solo per un’ora può comportare gravi perdite di fatturato. Altri siti meno frequentati possono sostenere avarie di alcune ore o giorni senza troppi disagi.

Anche la sede per il backup dei dati (hard disk esterno, hard disk di rete, cloud, ecc.) può variare in funzione dell’azienda, e così la frequenza del salvataggio. Il backup in cloud potrebbe tuttavia essere la variante più flessibile e semplice, poiché in questo caso il gestore del cloud dispone sempre di hardware e software di ultima generazione, conformi agli standard.

La regola 3-2-1 del Backup

Per assicurarsi che un backup si qualifichi veramente come tale, si dovrebbe seguire la regola 3-2-1 quando si crea un backup.

La regola va così:

  • 3: Minimo tre copie
  • 2: Su un minimo di due diversi supporti dati
  • 1: Un backup tenuto fuori sede